"I consultori familiari in questi quarant’anni si sono posti a fianco delle famiglie con l’attitudine del buon samaritano, aiutandole ad attraversare le numerose sfide che hanno contrassegnato l’attuale cambiamento d’epoca."

roberto pennisiAvvicendamento alla carica di Presidente nella Federazione Calabria dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana: dopo anni di guida dell’Avv. Raffaele Cananzi raccoglie il testimone il Dott. Roberto Pennisi. Classe 1953, sposato e con 4 figlie e 5 nipoti, è medico ginecologo. Da decenni offre la propria opera di volontariato presso il Consultorio “Raffa” di Reggio Calabria, che ha anche diretto per 8 anni, occupandosi di gravidanze e di salute delle donne,  anche in collaborazione col Movimento per la Vita per aiutare le gestanti di fronte a una gravidanza inattesa e con l’Hospice Prenatale dell’Università Cattolica di Roma per le gravidanze complicate da gravi malformazioni del feto. È impegnato anche nell’Associazione che sostiene le persone con decadimento cognitivo e le loro famiglie e membro, con la moglie, della Consulta Diocesana della Pastorale Familiare. Dal 4 febbraio, in occasione dell’Assemblea elettiva della Confederazione, è anche entrato a far parte del Consiglio Direttivo nazionale.

La Federazione Calabria è stata fra le prime a nascere (nel 1967) e ha una storia ricca di iniziative in favore del territorio e di contributo alla vita tutta dei consultori italiani grazie soprattutto alla costante presenza negli organi collegiali nazionali dell’avv. Raffaele Cananzi.

Di seguito riportiamo l’intervento dell’avv. Cananzi durante l’incontro della Federazione con la Conferenza Episcopale Calabra tenutosi il 29 gennaio u.s., che non solo illustra la significativa azione della Federazione in questi decenni, ma esprime i criteri che debbono guidare l’operato dei Consultori di Ispirazione Cristiana e che li fa essere quel servizio gratuito, professionale, creativo, attento ai bisogni e capace di sostenere la salute psico-fisica dei cittadini che essi sono.

 


 

Incontro con la Conferenza Episcopale Calabra del 29/1/2024

Ringrazio per l’opportunità che ci viene data di prendere la parola al cospetto degli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi della Calabria.

Mi si offre gradita l’occasione di presentare il Dr. Roberto Pennisi che, a decorrere del prossimo mese di febbraio, mi succederà nel ruolo e nella funzione di Presidente della Federazione Calabra dei Consultori Famigliari di Ispirazione Cristiana. Il Dr. Pennisi, ginecologo di professione e uomo di sicura fede, ha già dato prova di squisita competenza in fatto di problematiche familiari avendo svolto con abnegazione e passione il ruolo di direttore del Consultorio Familiare Diocesano di Reggio. Consultorio ora diretto da Piergiuseppe Marcelli, sorto nel 1967 (57 anni or sono) per iniziativa dell’allora Presidente del Tribunale Ecclesiastico Regionale Calabro il compianto Mons. Giuseppe Agostino, tra i primi istituiti in Italia ancor prima che si formasse, per volontà della CEI, la Confederazione dei Consultori di dichiarata ispirazione cristiana e confermatosi nel tempo tra i più efficienti e attivi Consultori d’Italia. Sono perciò sicuro che il Dr. Pennisi svolgerà il suo compito meglio di me, anche perché in concomitanza a me è toccato assolvere incarichi per la Confederazione, dapprima come Vice Presidente nazionale e poi, via via chiamato per elezione, come Presidente della Commissione giuridica nazionale, incarico per il quale non ho confermato la mia disponibilità per il prossimo quadriennio, onde favorire il ricambio tanto necessario nell’ambito dei nostri sodalizi in cui va osteggiata la cristallizzazione delle cariche.

Nel corso della mia presidenza in seno alla Federazione calabra, la nostra regione ha cercato di dare un significativo apporto anche alla Confederazione. Ha organizzato, infatti, due congressi nazionali: il primo a Gambarie d’Aspromonte e il secondo a Roccella Jonica che hanno riscosso un indubbio successo; in due occasioni successive il Consiglio Direttivo della Confederazione ha tenuto seduta presso il Consultorio di Reggio anziché nella sua sede abituale di Roma; ha organizzato un convegno regionale a Gambarie sul tema “Realtà sociale della famiglia in Calabria” coinvolgendo i rappresentati delle istituzioni regionali e locali; in collaborazione con la Federazione Puglia, ha attuato un proficuo corso biennale di qualificazione degli operatori consultoriali calabresi e pugliesi.

Lascio, quindi, la Federazione la quale ha questo retroterra storico che, a mio avviso, costituisce una buona premessa perché l’attività regionale, affidata nelle buone mani di Roberto Pennisi, abbia un nuovo impulso, mirando non solo a qualificare vieppiù i Consultori attualmente aderenti, ma anche a promuoverne l’istituzione nelle Diocesi che ancora ne sono prive. Il Dr. Pennisi si avvarrà del prezioso e qualificato sostegno del Rev.mo Sac. Francesco Cuzzocrea - statutariamente nominato, nel marzo del 2022 da questa Conferenza Episcopale Calabra Consulente Ecclesiastico della stessa Federazione - subentrando nel ruolo al Sac. Piero Romeo della diocesi di Locri-Gerace.

Operiamo in regime di puro volontariato nell’intento di rendere in umiltà un servizio alle Chiese locali calabre, agendo in favore della famiglia che è cellula insopprimibile del consorzio umano. Se perfino Iddio per farsi uomo ne volle una, è segno che della famiglia non si possa fare a meno. Siamo consapevoli che viviamo in un’era soggetta a rapidi e frenetici cambiamenti ed in una società secolarizzata e individualista in cui l’interesse del singolo tende a soverchiare su quello del gruppo (l’io prevale sul noi). Si pensi che anche in diritto l’istituto famigliare ha cessato di avere un profilo pubblicistico, assumendo un carattere privatistico.

Papa Francesco afferma che questa “non è un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca”, così sottolineando la radicalità dei cangiamenti sociali che avviene in sequenze sempre più ravvicinate. Perché niente è stabile e duraturo e spesso la fa da padrone l’effimero.

Nel vento che spira diviene sempre più difficile far vivere il matrimonio come patto indissolubile: al primo starnuto, l’unione entra in crisi e ciò accade perché il più delle volte si giunge alla scelta matrimoniale con estrema impreparazione e leggerezza.

Peraltro, al legislatore è demandato un ruolo meramente protettivo, teso ad assicurare alla famiglia i presupposti perché essa possa perseguire le proprie finalità istituzionali di matrice di diritto naturale, com’è desumibile dall’art. 29 della Costituzione (“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”). Ma “È alla persona – afferma Massimo Bianca, giurista di fama – che spetta di realizzare i valori dei suoi rapporti familiari mentre allo Stato spetta il compito di assicurare le condizioni per lo svolgimento di tali rapporti”.

Ne consegue che la forma, la stabilità, la qualità della famiglia dipendono dai valori che la persona vorrà e potrà realizzare nell’intreccio dei rapporti familiari.

Dice a proposito Paolo Donati, noto e apprezzato sociologo, che la sorte della famiglia è demandata all’ “autodeterminazione degli individui”: “Bisogna prendere atto – egli afferma - che nel prossimo futuro la società sarà sempre più meno famigliare nel senso in cui l’hanno conosciuta le generazioni. Stiamo entrando in una società post-famigliare, una società in cui le famiglie si andranno frammentando, scomponendosi e ricomponendosi sulla base di giochi relazionali che abbandonano la struttura sociale della famiglia come intreccio fra la relazione sponsale e quella genitoriale […] la società attuale sembra abbandonare la famiglia alla autodeterminazione degli individui. La società non ci è più famigliare come era fino a due-tre decenni fa”.

Quale bagaglio di valori porta con sé l’individuo all’atto in cui decide di fondare la propria famiglia? Di quali valori sostanzierà i suoi legami familiari?

Dei valori che risultano dalla sua cultura, dalla sua personale formazione, oltre che dalla sua sensibilità.

Il Consultorio si propone come strumento atto a concorrere alla formazione della persona mediante l’organizzazione di corsi preparatori al matrimonio e come strumento idoneo a dare sostegno alla famiglia in crisi attraverso una qualificata e costante attività di consulenza.

Esso deve essere considerato il braccio tecnico della Commissione Pastorale di cui sono dotate le nostre diocesi perché si possa incidere fruttuosamente nel processo di sostegno alla famiglia.

Noi ci dichiariamo pronti a seguitare a rendere il nostro servizio che è auspicabile incontri il Vostro favore e la Vostra benedizione - di Voi Arcivescovi e Vescovi della Calabria - che confido vogliate accordarci la Vostra comprensione e il Vostro aiuto.

Avv. Raffaele Cananzi

 

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