Grande successo per il convegno che si è svolto il 23 marzo organizzato dal Consultorio Centro della Famiglia in collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria di Treviso e il primario di Ginecologia dell’Ospedale di Treviso.
È stato presentato il “Percorso Famiglia Fertile”, la proposta del Consultorio per offrire risposta alle problematiche sociali della denatalità e dell’aumento dell’infertilità.
“Le coppie che cercano di avere figli senza risultato si trovano a fare i conti con un tempo di solitudine e si avviano di loro iniziativa verso le cliniche deputate a questo, spesso senza confidarsi né con il prete del paese né con il medico o altre figure di riferimento. La difficoltà alla gravidanza è vissuta come un problema di cui non conoscono le ragioni e del quale nessuno della cerchia di conoscenti deve avere percezione”, ha detto don Francesco Pesce, direttore del Centro della Famiglia.
Il “Percorso Famiglia Fertile”, presentato a medici e ginecologi, è il frutto di oltre quaranta anni di esperienza e di due recenti protocolli d’intesa che il Centro della Famiglia ha siglato con ULSS 2 Marca Trevigiana e con l’Istituto Scientifico Internazionale presso il Policlinico Gemelli.
Studi internazionali hanno dimostrato che la consapevolezza dei ritmi della fertilità, accompagnata da un supporto psico-relazionale e da un appropriato supporto medico permettono alle coppie che non riescono ad avere figli (e che non hanno una sterilità attestata) di incamminarsi in un percorso positivo attraverso la consapevolezza dei ritmi della fertilità, il sostegno di personale medico e l’accompagnamento psico-relazionale da parte di un professionista. Un vero e proprio percorso alternativo, basato sulla relazione, meno invasivo e molto rispettoso del tempi psicologici delle persone e delle coppie.
Al convegno è stato anche presentato il Comitato scientifico che, costituito il 14 marzo, ha il compito di monitorare il buon livello di prestazione, promuovere la sensibilizzazione tra gli operatori sanitari e apportare le innovazioni che emergessero utili.
Giacinto Bosoni